Laboratorio Permanente Explainers
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Messaggio  Carmela Mennuni Gio Apr 29, 2010 9:11 pm

Martina ,
la struttura narrativa è un'altra cosa e poi tu sei bravissima ma non stiamo parlando a studenti liceali prossimi alla maturità ma a famiglie con bambini.
Ricordiamoci il target della nostra comunicazione.

Natascia , bene così daccordo, io vi mando la struttura narrativa e voi raffinate gli esperimenti e poi mettiamo tutto insieme in maniera armonica.

mela flower flower

Carmela Mennuni

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Messaggio  martina saporiti Ven Apr 30, 2010 2:03 pm

ovviamente non azzecco un termine Smile la mia era un'ipotesi di sceneggiatura, non di struttura narrativa, così come la avevamo pensata con Valentino lunedì scorso. ma forse hai ragione nel dire che è troppo "adolescienziale". via con i suggerimenti!
buona giornata cari Smile

martina saporiti

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Messaggio  alessandro carucci Ven Apr 30, 2010 4:21 pm

ragazzi ricordatevi che alla fine non si farà nessun meeting oggi!

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Messaggio  Carmela Mennuni Sab Mag 01, 2010 12:48 am

Ciao a Tutti, vi invio la prima parte . La struttura narrativa serve a noi, non va presentata al pubblico, per cui appare forse complessa; ma la sceneggiatura (che è quella con cui interagiamo con il pubblico) è scritta con un linguaggio più semplice.
Date un occhio a qs prima parte e fatemi sapere.
mela flower flower flower flower

Sviluppo della Struttura Narrativa

Possiamo immaginare come centro della struttura narrativa la terra . Il nostro viaggio comincia sulla terra e finisce (..continua) sulla terra.
Come a dire che guardare all’universo serva all’ uomo per guardare se stesso, per comprendere, attraverso la scienza e la conoscenza, l’importanza della vita sulla terra. L’uomo è parte della vita, respira il respiro delle piante , mangia i frutti della terra che fertilizza con gli escrementi degli animali. L’uomo come un solido gancio di una vastissima e complessa rete di infiniti fili che si intersecano percorrendo a volte traiettorie simili a volte opposte. Tutto in un equilibrio elastico dove gli eventi esterni ed inaspettati vengono attutiti grazie all’integrità della rete. L’ecosistema.
Ma questa rete, a differenza di quelle a cui oggi più facilmente siamo soliti riferirci come le reti sociali (facebook) ,ha la maledetta caratteristica di riannodarsi su sé stessa in una inestricabile matassa quando anche uno solo gancio cede, uno solo.
Questo concetto può essere semplificato e reso per così dire commestibile e fruibile attraverso parole semplici ed immagini esplicative ed evocative che rappresentino l’introduzione e la conclusione del nostro percorso .
La struttura narrativa rappresenta il filo conduttore nel nostro percorso:
uomo come parte integrante della vita------uomo che sta perdendo di vista l’importanza dello sfruttamento corretto delle risorse del suo pianeta------che cerca un altro luogo, un’altra terra che lo possa ospitare, che abbia nuove risorse da sfruttare-----allora il viaggio impossibile nella realtà ma possibile attraverso gli occhi e la fantasia dei nostri figli------possibile attraverso poteri che non avremo mai , vite che non avremo mai, alieni immortali che i nostri figli usano per andare altre una realtà che non sempre comprendono-----Ci mancano gli elementi base della vita fuori della terra , aria, acqua , fuoco ------vogliamo tornare sulla terra unica realtà possibile----non sappiamo con certezza se ci sono altre vite possibili, sappiamo con certezza che la nostra vita è l’unica a noi possibile-----e forse ci conviene rispettarla.

Sviluppo della Sceneggiatura

La sceneggiatura che si snoda dalla struttura narrativa prende corpo nel primo stand che rappresenta la terra. In questo stand ci sono foto e poster di animali, piante, uomini di etnie diverse, habitat diversi a rappresentare la biodiversità. E ci sono anche foto e poster di cibi, di campi coltivati, di ghiacciai e vulcani.
Le famiglie entrano e vengono accolte con la frase:
-“Benvenuti sulla terra “
-Ma come benvenuti sulla terra , ci siamo già , lo sappiamo che siamo sulla terra
-Certo lo sappiamo ma ce ne rendiamo conto? Sappiamo di essere parte di un ampio sistema in cui tutto è legato? Sappiamo cos’è della biodiversità? Qualcuno l’ha proprio tradotta male questa parola dall’inglese se l’avessero tradotta bene avrebbero dovuto dire bio molteplicità (la diversità in italiano è un’altra cosa)
Allora guardate questi vulcani (foto, poster) l’atmosfera viene mantenuta anche grazie alle eruzioni vulcaniche. Abbiamo tutti visto le esplosioni del vulcano islandese in Aprile che ha mandato in arie talmente tante ceneri e lapilli che hanno dovuto bloccare gli aerei di tutta Europa. Ebbene eruzioni di questo tipo sono normali, sono sempre avvenute solo che nei secoli scorsi non c’erano gli aerei , ne tantomeno un traffico aereo così intenso che quando lo hanno bloccato ne hanno parlato tutti i telegiornali.
Guardate che belle foreste in questa foto (sotto la foto una didascalia che i più grandi e volenterosi possono leggere in cui ci sono i dati: 7,3 milioni di ettari annui è la perdita boschiva e solo il 5% viene riforestato…….)le foreste, che ricoprono gran parte del nostro pianeta, sono fondamentali perché svolgono molteplici funzioni, dalla salvaguardia della biodiversità—ops scusatevolevo dire bio molteplicità- alla conservazione delle acque e del suolo, dalla fornitura dei prodotti legnosi fino a rappresentareun vero e proprio serbatoio di assorbimento del carbonio.
Mostrare altre foto di esempio , senza fornire troppi concetti e soprattutto mpoche nozioni, pù che altro curiosità che attirano l’attenzione dei bambini . I grandi se vogliono possono sempre leggere le didascalie più dettagliate, che accompagnano le foto.
Continua il discorso muovendosi in un ambiente ricco di spunti , inserirei piante , piccoli animali, tutto ciò che è vita.
Sulla Terra vivono circa trenta milioni di specie animali e vegetali e l’uomo occupa solo una piccola parte dell’insieme” biosfera” degli organismi viventi. Le attività umane possono avere però un impatto notevole sulle altre specie. Per questo motivo la comunità internazionale sta operando per tutelare la biodiversità-ops mi sono sbagliata ancora la bio molteplicità- della terra,ovvero la varietà degli esseri viventi che la popolano

Si devono difendere la piante rare presenti sul pianeta: infatti molte specie animali si estinguerebbero se scomparissero le piante da cui dipendono. Molti popoli utilizzano le piante locali come cibo, riserva energetica, medicamento e altro. Gli scienziati rivolgono oggi l’attenzione a quelle specie che possono contenere sostanze in grado di guarire alcune malattie. Per esempio nel Pacifico c’e’ un albero che cresce lentamente e si chiama il Tasso del Pacifico. Nella sua corteccia è stata trovata una sostanza in grado di combattere alcuni tipi di tumore (farmaco Taxol , usato per il cancro).
Anche la varietà di popoli, lingue e tradizioni,come un tipo di biodiversità - ops ha sbagliato ancora si dice bio molteplicità-.Ogni cultura può contribuire alla conoscenza e alla comprensione dell’uomo.

A questo punto si può parlare di un’infinità di cose ma io direi che se il gruppo segue si può anche dire qualcosa in più , altrimenti sempre meglio poco e solidi esempi che troppe cose (troppe cose serve a noi).
Poi questo inizio potrà essere sempre diverso a seconda della foto o del poster che colpisce l’attenzione di chi entra così anche chi racconda ha cose sempre nuove da dire
Tutto sta nel sottolineare che cos’è la vita e che va rispettata . Questi concetti però fatti passare attraverso le fot o i posters appesi non raccontati come a scuola.

Allora vogliamo provare a lasciare questa terra per un po’ e a vedere se possiamo trasferirci su un altro pianeta?
Ma noi non abbiamo ancora fatto la scuola per astronauti , come facciamo a partire nello spazio e poi dobbiamo andare fortissimo perché tutto è cosi’ lontano Secondo voi, noi possiamo farcela da soli ho abbiamo bisogno dell0’aiuto di qualcuno ? chi puo’ aiutarci?
Cosa dite bambini?: Pokemon , ben ten, sono supereroi e hanno super poteri. Loro ci condurranno nello spazio m a ricordatevi questa è solo fantasia,

Carmela Mennuni

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Messaggio  valentino lacquaniti Sab Mag 01, 2010 7:27 am

Cari,
ho riflettuto sui pregi e difetti della nostra proposta di laboratorio, confrontandomi in parte con Alessia e Gabriele.
Mi sembra che il progetto sia un pò debole in alcuni punti e che l'aspetto di "laboratorio" si sia un pò annacquato.
La mia opinione è che l'idea del supereroe e della suddivisione in gazebi siano delle eccellenti proposte ma più adatte per altri contesti.
Il supereoe mi sembra più adatto per attività centrate prevalentemente sul gioco, mentre la suddiviosne in gazebi mi pare più adatta per attività di animazione o mostre itineranti.
Il pericolo del supererore è di introdurre un ulteriore argomento narrativo [bisognerà pur dedicare spazio ai poteri del supereroe], relativo però ad un elemento assente nel nostro laboratorio. Rischia di diventare fonte di distrazione invece che di coinvolgimento.
La suddivisione in più gazebi comporta lo spostamento fisico e mentale degli spettatori e anche questo mi par da evitare.
La semplicità è una buona arma, quindi preferirei un solo gazebo.

Sottolineo che la mia perplessità nasce dal fatto che io personalmente non saprei come armonizzare tutte queste istanze in un buon prodotto: ma rimango aperto a questa proposta purchè si riesca a dargli struttura coerente e aspetto con curiosità il seguito della sceneggiatura di Carmela.

Ho tuttavia rielaborato la proposta vecchia, di laboratorio in un solo gazebo, che mi sembra ancora la più realizzabile ed a parità di budget.
L'idea è semplice: i "turisti spaziali" si imbarcano per un viaggio all'esplorazione dei pianeti.
Nel gazebo va uno schermo, dove proiettiamo video dei pianeti, presi da filmati e software interattivi che il planetario già possiede. In tal modo è possibile virtualmente e visivamente andare in qualsiasi luogo del sistema solare.
La scelta è varia e ogni tour sarà sempre diverso, nella quantità e nell'ordine delle eperienze da fare.
La struttura narrativa è ancora più semplice...non c'è.
O meglio, uscendo dalla provocazione, cambia di volta in volta, perchè ogni volta cambia l'itinerario - a scelta del pubblico !-
La nostra narrazione consiste nel guidare l'equipaggio in questa esplorazione come farebbero gli ufficiali della nave, assisiti da un computer di bordo, ed ha il compito di legare tra loro i diversi esperimenti che il pubblico effettua in risposta al luogo dell'esplorazione.

Ho catalogato le diverse esperienze proposte, dividendole in due categorie: esperimenti ed effetti.
Gli esperimenti sono vere e proprie esperienze di laboratorio dove gli spettatori mettono le mani in pasta in prima persona.
Gli effetti sono giochini, o dimostrazioni che non fanno necessariamnte loro o che comunque non si caratterizzano con "il mettere le mani in pasta" e che servono a scopo evocativo.
Per ogni esperimento/effetto ho messo dei "tag" che indicano a quali "luoghi" quell'esperimento/effetto può essere legato.

Per ultimo ho messo l'esempio di un possibile viaggio.

Ciao,
Valentino.









ESPERIMENTI/LABORATORIO:


1)ossidi ferrosi [MARTE]:
facciamo scorrere un magnete comune attraverso sabbia o polvere di marciapiede:
attrae particelle di limonite-magnetite che abbondano su Marte [che sono presenti anche sulla Terra ma in minima parte ]


2)come nasce il vento ? [MARTE, TERRA, VENERE, PIANETI GASSOSI, TITANO] :
il vento nasce quando zone di atmosfera a temperatura e pressione diversa vengono a contatto.
Usiamo del fumo e accendino: accendiamo uno zampirone: il fumo sale dritto; gli avviciniamo un accendino: il fumo devia verso la fiamma !

3) tempeste di sabbia [MARTE,in misura minore TERRA e TITANO]:
Usiamo ventilatore + cassette di farina:facciamo passare il vento radente la farina e vediamo come si solleva la farina per effetto della diminuzione di pressione soprastante.


4)diffusione della luce: [MARTE E PIANETI GASSOSI, anche la TERRA ma solo al tramonto/alba]
il colore del cielo dipende dalla composizione dell'atmosfera: illuminiamo un tubetto di colla o una bacinella trasparente piena di acqua e riempita progressivamente con latte: il colore della luce uscente varia. Non è tanto importante speficicare che il cielo sia rosso/giallo/blu/verde (in effetti ha ragione martina, sul vero colore del cielo di marte c'è una querelle scientifica in corso) quanto che il colore cambia è non è scontato che sia blu !


5) non c'è fuoco senza ossigeno: [TUTTI I POSTI TRANNE LA TERRA]
candela dentro a un bicchiere vuoto/con ghiaccio secco/ con pianta: vediamo quanto dura la fiamma !


6)effetti dovuti alla poca pressione (ebollizione del sangue, "esplosione" dall'interno): [MERCURIO, LUNA, MARTE, SPAZIO VUOTO, TUTTI I SATELLITI SENZA ATMOSFERA]:
creiamo vuoto d'aria dentro una siringa piena a metà d'acqua e vediamo che bolle (da verificare)


7) effetti dovuti a troppa pressione (schiacciamento): [VENERE E PIANETI GASSOSI]
immergiamo palloncini nell'acqua e vediamo che si comprimono.

8)effetti dovuti alla mancanza di atmosfera:poca portanza o zero portanza[MERCURIO, LUNA, MARTE,TUTTI I SATELLITI SENZA ATMOSFERA]
far volare un aeroplanino costruito con 1 foglio sulla Terra, è come far volare un aeroplanino costruito con 30 fogli su Marte. Vediamo quale va più lontano ?

9) effetti dovuti alla mancanza di atmosfera BIS: la caduta dei gravi [MERCURIO, LUNA, MARTE,TUTTI I SATELLITI SENZA ATMOSFERA]
In assenza di atmosfera tutti i corpi cadono con la stessa velocità, non risentendo dell'attrito: possiamo dimostrarlo usando delle bottiglie, alcune vuote altre piene di acqua, farina, terra, pietre, e dei fogli di carta o alluminio, alcuni integri altri strappati o appallottolati
le bottiglie cadono nello stesso istante, pur avendo pesi diversi perchè hanno la stessa forma, i fogli cadono ad istanti diversi, pur avendo lo stesso peso, perchè gli diamo diverse forme.


10) il magnetismo [TERRA, MERCURIO, VENERE, GIOVE]:
mettiamo della limatura di ferro su un piccolo supporto e la scuotiamo: la limatura si orienta secondo le linee del campo magnetico. Poi costruiamo una bussola strofinando un ago con una calamita e poggiandolo su un sughero libero di galleggiare in acqua.
su Marte e sulla Luna non sarebbe possibile.


11) colture batteriche: [TERRA]
impronta su piastra e colture già pronte

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EFFETTI

1) il suolo di Marte :
mostriamo campioni di ferro arrugginito


2) il suolo della Luna e di Mercurio:
le rocce di Luna e Mercurio sono aguzze, perchè non c'è erosione, ma piene di microbuchi dovuti al bombardamento di micrometeore: prepariamo dei campioni di roccia - e incidentalmente mostriamo che la luna e mercurio non sono " in bianco e nero" e li mischiamo in un cesto con pietre "normali ". Trovate le rocce "aliene" !
pietre aguzze e piene di buchi

3) Il suolo di Venere:
prepariamo pietre sporche di Zolfo e le mischiamo nel cesto di cui sopra !

4) La vista:
distribuiamo lenti appannate [venere], o colorate [marte], o scure [spazio vuoto, luna ,mercurio]

5)Il suono:
distribuiamo ovatta [marte] o tappi [spazio vuoto, luna, mercurio] o cuffie con il suono di un rombo incessante [pianeti gassosi] o di fulmini continui [venere]

6) Le radiazioni nocive [spazio vuoto, mercurio, marte, luna]
distribuiamo flaconi di cremi con la finta etichetta "protezione 5000"

7)gli odori:
facciamo annusare c02, con ghiaccio secco o con bibite gassate [marte,venere], zolfo [venere], ammoniaca [urano, nettuno, titano], elio - inodore [giove, saturno]


Cool il calore:
usiamo le lampade calorifere del museo [venere, mercurio & luna a seconda del periodo]

9) il peso:
usiamo le bilance tarate del museo

10) la biodiversità:
gioco con spago [terra]

11) la pressione che schiaccia:
manichino schiacciato per terra

12) la difficoltà di muoversi nei pianeti gassosi:
rete e zavorre


13) assenza di magnetismo:
forniamo bussole rotte [marte, luna] e funzionanti [venere, mercurio , terra]

15)software e video

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Un possibile giro:

Salpiamo: i nostri esploratori vogliono vedere diverse mete, per economizzare il carburante potremmo partire con un giro dei pianeti interni [mercurio e venere] e magari della luna che sono i posti più vicini.
Andiamo subito su venere, se ha questo nome deve essere un bel pianeta, o no ?
Peccato che anche avvicinandoci non si vede niente perchè venere è coperto da una coltre di nubi (eff 15); procediamo con l'atterraggio..ma mentre scendiamo l'astronave trema tutta , che succede ?
E' l'atmosfera di Venere che ci schiaccia con la sua pressione; vediamo meglio come funziona questo fenomeno [exp 7], [eff. 11].
Per scendere ci equipaggiamo di una robusta "armatura" per resistere alla pressione e facciamo due passi. Ma ne vale proprio la pena ? Qui fa caldissimo [eff.8], non si vede niente, è come stare immersi nelle nebbia [eff. 4], c'è un rumore inqiuetante [eff.5 ] -saranno mica tuoni ? e per di più c'è un odore nausebondo [eff.7 ]. Il computer di bordo ci segnala che venere è pieno di anidride carbonica e di zolfo (eff.15) e c'è il rischio che ci arrivi una terribile pioggia acida addosso, meglio non trattenerci troppo. Giusto il tempo, prima di ripartire, di prendere un piccolo souvenir di pietre venusiane [eff 3]; per sicurezza, se ci allontaniamo troppo dall'astronave ci portiamo una bussola [eff] 13, dovessimo perderci in tutta questa nebbia ! Ripartiamo e..toh guarda che strano ! All'accensione del motore dai nostri razzi non si vedono più le fiamme , come mai ? ah ma certo, ce lo diceva il computer prima, qui non c'è ossigeno. La cosa ci incuriosisce, facciamo un esperimento per capire se il fuoco necessita di ossigeno [exp 5], per ingannare il tempo in attesa di arrivare alla prossima meta: Mercurio.
In prossimità di Mercurio, scegliamo un luogo per atterarre, possibilmente nella faccia illuminata che sennò non si vede niente. Che luogo strano: pieno di crateri, e poi anche se è giorno non si vede il cielo, certo però quante stelle, e quanto è brillante il sole poi (effetti 15)! inoltre il computer ci dice che fa caldissimo [eff.8]. Sarà sicuro scendere ? mandiamo prima una sondina !
Ecco, la sondina ci avvisa di un grave pericolo, qui non c'è atmosfera ! Rischiamo di morire in modo molto sgradevole a causa della mancanza di pressione; da dove nasce il pericolo ? facciamo un altro esperimento [exp 6] !
Ci vestiamo con una tuta pressurizzata e finalmente scendiamo. Non si vede il cielo, ma caspita come brillano le rocce, la luce che filtra dal nostro visore è molto fastidiosa: ci mettiamo un bel paio di occhiali da sole e ci spalmiamo una robusta crema protettiva in viso [eff. 6].
Giriamo un pò, sempre con la bussola in tasca, dovessimo mai perderci; anche perchè, data la minor gravità , in pochi balzi siamo già andati lontano [eff 9] e raccogliamo un pò di sassi [eff 2].
Toh, guarda un pò: se getto un sasso a terra non fa rumore [eff 5] !..e inoltre..sassi pesanti e sassi leggeri sembrano avere lo stesso peso; e se getto una piuma...arriva a terra assieme al sasso; come si spiega questo fatto ?
approfittiamo per un altro esperimento [exp.9]: dipende sempre dalla mancanza di atmosfera !
Molto interessante questo pianeta, ma senza atmosfera e senza acqua non potremmo viverci a lungo.
Ripartiamo allora e andiamo verso la Luna.
Atterriamo sulla Luna e ci appare molto simile a Mercurio, forse non è il caso di perderci tempo ....ma, un attimo ! non è usita qualche mese fa la notizia che sulla Luna, al polo sud c'è acqua ?!?
vale la pena andare ad esplorare forse; però qui il paesaggio è tutto uguale, come cerchiamo il polo sud ?
bhè prendiamo la nostra fidata bussola , ci aiuterà ad orientarci.
Ah ma che peccato, si deve essere rotta in viaggio, non funziona ! proviamo quella di scorta allora...ma non funziona neanche quella ! Ma che sta succedendo ?!?
E' evidente che sulla Luna la bussola non funziona [nota: nei pianeti precedenti il narratore non consegna la bussola al pubblico, ma fa vedere loro che la tiene in tasca e fa vedere che funziona; adesso consegna al pubblico, da un'altra tasca delle bussole rotte]. Qual'è l'inghippo ?!? facciamo un esperimento [exp 10] per capire cosa fa muovere la bussola allora e capiamo che sulla luna non c'è magnetismo !
Delusi per non poter trovare l'acqua ripartiamo...
Dovremmo tornare sulla Terra ma c'è rimasto ancora del carburante, e la storia dell'acqua c'è rimasta in testa.
Potremmo provare su Marte ! E' vicino e pare che che ci sia acqua anche lì. Andiamo a verificare, allora !
In orbita attorno a Marte [eff 15 ]vediamo che ci sono delle calotte bianche, atterriamo lì vicino !
Il computer di bordo le esamina e ci dice che l' acqua c'è davvero, in forma ghiacciata, anche se la maggior parte delle calotte è ghiaccio secco [mostriamo del ghiaccio secco], meglio non toccarlo !
Marte promette bene, sembra un luogo meritevole di una bella esplorazione. Andiamo in una zona meno fredda e attrezziamoci per scendere. Dagli oblò dell'astronave vediamo che è un pianeta desertico dai colori rossastri, pieno di tempeste di sabbia , e perfino il colore del cielo non è il blu cui siamo abituati [eff4] !
Il computer ci avvisa di munirci di una tuta pressurizzata anche qui, perchè è vero che c'è l'atmosfera ma è molto rarefatta [e senza ossigeno] e c'è pochissima pressione. E cominciamo la nostra passeggiata; i suoni sono attenuati [eff5], e l'odore non è dei migliori [eff 7]. La gravità è minore [eff9] ma c'è un vento fortissimo che ci ostacola.
Ma da dove viene tutto questo vento, dato che l'atmosfera è rarefatta ?
Ahimè, proprio perchè l'atmosfera è rarefatta ci sono grandi escursioni termiche che provocano i venti; indaghiamo questa cosa con un esperimento allora [exp2].
Tutto questo vento solleva enormi masse di polvere, tra l'altro: anzi, è proprio questo il motivo del diverso colore del cielo ! Anche qui, facciamo altri esperimenti [exp 3, exp4].
La passeggiata è interessante, ma anche qui, date le condizioni ambientali non ci potremmo sopravvivere a lungo.
Finita la passeggiata, raccogliamo un pò di campioni da portare via per ricordo [exp 1, eff1] e torniamo sulla Terra.
Tornati sulla Terra riesaminiamo la piastrina dove avevamo lasciato l'impronta...e notiamo che qualcosa è cambiato.. ci sono dei batteri. Non ci riflettiamo mai ma la forma di vita dominante sulla Terra sono i batteri !
Potrebbero esistere batteri più resistenti di noi e in grado di vivere in uno dei pianeti che abbiamo visitato ? Non lo si può escludere a priori ma certo è che un sisteme vitale complesso ha bisogno di molti elementi in dipendenza tra loro - qui facciamo il giochino dello spago- per essere stabile. Una singola forma di vita in un luogo extraterreste forse si estinguerebbe prima senza la protezione di un intero ecosistema alle spalle. E per avere un ecosistema che possa prosperare , sempre per restare in tema della matassa di spaghi, è necessaria la "collaborazione" di molti fattori diversi. Alterare drasticamente anche uno solo di questi fattori (tagliare uno spago) - gravità, temperatura, pressione, atmosfera, acqua, magnetismo - porta al collasso di tutto il sistema.

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Messaggio  Alessia Cassetti Sab Mag 01, 2010 11:31 am

Valentino ho letto attentamente la tua proposta a me piace. E' necessario però che anche gli altri si esprimino in merito.
Per quanto riguarda la questione dei più gazebi mi trovi daccordo soprattutto per un fattore economico visto che è vero che costano poco ma è necessario anche renderli scenograficamente accoglienti e dei punti di attrazzione;con il budget a disposizione non ce la facciamo a creare 4 postazioni curate.

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Messaggio  Carmela Mennuni Sab Mag 01, 2010 12:55 pm

Ciao a tutti ,
per me va bene anche l'idea di Valentino, però mettiamoci daccordo. Io come vedete partecipo sempre, rispondo sempre e mi piace moltissimo questo lavoro. Io mi diverto e poi per me incontrarvi e conoscervi è stata ed è un'esperienza molto bella ed interessante.
Detto ciò, non facciamo cose a vuoto, se vogliamo cambiare idea va benissimo, scrivo un'altra sceneggiatura o faccio un'altra cosa con lo stesso entusiamo che ho sempre avuto però decidiamoci.

Con la prima parte della sceneggiatura che vi ho inviato io volevo dirvi che forse era importante (anche per diversificarci dagli altri) focalizzarsi su un aspetto nuovo, inaspettato forse e cioè la vita sulla terra . La terra è un pianeta dell'universo e si colloca nello spazio. Tutto ha un senso (matematico, razionale filosofico o religioso ognuno ne dia l'interpretazione che vuole) tutto è in equilibrio, un equilibrio di cui abbiamo un'esperienza continua ogni giorno ma non ce ne rendiamo conto. Sto divagando.

Sintetizzo:1)
1) un gazebo o tre vanno bene entrambi se abbiamo chiaro cosa dire e come dirlo

2)focalizziamoci : pochi concetti ma precisi e chiari

3) partecipiamo tutti al dibattito in maniera costruttiva: rispondiamo tutti per favore in tempi ragionevoli se no si parte con un lavoro (vedi la mia sceneggiatura o altre cose) e poi non va più bene

Vi abbraccio tutti e buon primo maggio

Carmela flower flower flower flower

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Messaggio  Julia Rizzo Sab Mag 01, 2010 2:41 pm

Cari tutti,
io sarò latitante sul forum perchè ho in visita i miei genitori questo fine settimana.
non ho letto tutta la proposta di valentino, ma mi sembra di aver capito che cambiano molte cose rispetto a prima (e con alcune che non mi piacciono, mentre altre sì). Con ciò mi trovato assolutamente in disaccordo. l'esercizio che facciamo in questo gruppo di formazione explainers è volto a imparare a lavorare in gruppo. non mi sembra che siamo molto bravi. uno si spreme le meningi a trovare un'idea, scrive la proposta, convince gli altri e si scrive la sceneggiatura o struttura narrativa che dir si voglia...poi arriva un altro che propone altre idee. e poi di nuovo. io credo che così non si arrivi da nessuna parte. d'accordo la flessibilità, ma l'indecisione non va bene.

scusate la mia schiettezza e forse arroganza, ma in questo modo mi è molto difficile dare un contributo. Anche il solo compito di sintetizzare le idee risulta praticamente impossibile.

quindi, ripeto: è lodevole l'impegno che state mettendo tutti nella realizzazione di questo progetto, ma la realizzazione del team work manca.
come già detto questo fine settimana non ci sono e quindi approfitto di questo post per dire brevemente la mia. Poi accetterò l'idea che (spero) verrà scelta e mi ci dedicherò con entusiasmo...ve lo prometto.

Buon primo maggio

Julia Rizzo

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Messaggio  Natascia Dom Mag 02, 2010 1:10 pm

Ciao a tutti, ho letto la sceneggiature di Carmela e la proposta di Valentino, a me piace sia una che l'altra e pure io ero d'accordo per un unico gazebo...però sono in parte dell'idea di Julia che dopo 2 settimane che lavoriamo a un progetto ora stravolgerlo completamente sia un pò ingiusto e soprattutto è un pò tardi visto che domani dovremmo presentarlo.
Penso che dobbiamo cercare una unione delle 2 proposte, quella portata avanti per 2 settimane e quella appena proposta da Valentino.
A me piace molto l'idea di affrontare la vita nello spazio come vita sulla Terra che ha focalizzato Carmela...penso potremmo concentrarci su un unico gazebo interattivo ma a questo punto come facciamo a creare diversi percorsi?
Direi di riportare il nostro percorso iniziale,terra - venere - marte - giove, all'interno di un solo gazebo, ma proporre quello e non la scelta al pubblico, si prende la parte di esperimenti descritti da valentino su questi pianeti...ora il problema torna a essere la struttura narrativa/scenegiattura, con il supereroe avremmo dovuto aggiustare delle cose ma avevamo un filo conduttore, eliminato lui bisogna lavorarci su...l'idea del viaggio come su di una nave o astronave che sia alla fine è la stessa dell'altro gruppo...
ci penso un pò su e vedo se riesco a farmi venire un'idea di struttura narrativa...voi che ne pensate?

Natascia

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Messaggio  alessandro carucci Dom Mag 02, 2010 2:07 pm

Ragazzi vi chiedo perdono per la mia assenza dal forum in questa settimana, in realtà mi ero anche un poco adagiato sul fatto che l'idea di base fosse ormai conclusa... e non sarebbero manchati che pochi dettagli a concludere il tutto.
A quanto pare mi sbagliavo.
Ora non ho tempo per leggere per intero l'idea di Vale, cosa che farò mi auguro nel pomeriggio, ma sono cmq portato a fare una piccola osservazione, sperando che Vale non se ne abbia a male perché la faccio prima di aver letto tutto...
direi che adesso come adesso è un poco tardino per stravolgere interamente il nostro format e A PRIORI (ovvero prima di leggere il post di Vale ripeto) sono dell'idea di non cambiare ciò che già è in così avanzato stato di progettazione.

Appena avrò modo di leggere il post di vale darò cmq un ulteriore parere.

P.S.
A Valentì.... ma che cazzo ce facevi alzato alle 6 del mattino?
...capisco che hai riflettuto sul progetto... ma addirittura da non dormirci la notte mi sembra eccessivo Very Happy

alessandro carucci

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Messaggio  Carmela Mennuni Dom Mag 02, 2010 2:40 pm

Ciao a tutti ,

Riflettuto , pensato,

Natascia sono daccordo con te: uniamo le due proposte, va bene. jocolor

Continuo con la mia sceneggiatura, vi mando la seconda parte nel pomeriggio.
Provo a continuare la sceneggiatura mantenendo la centralità della terra come nella prima parte ma concentrandomi sul fatto che il percorso si svolge in un'unico gazebo.

ok dai proviamoci!!!!!! la sceneggiatura la continuo io , voi per favore focalizzatevi sugli esperimenti cercando di capire come farli in un'unico gazebo sia come spazi che come tempi, collegandoli in maniera coerente .

Poi tra stasera e domani mattina colleghiamo ed armonizziamo la sceneggiatura allo svolgimento pratico.
Dai che ce la facciamo: non soprapponiamoci e dividiamoci il lavoro, vedrete che faremo qualcosa di buono
Baci e abbracci mela flower flower flower

Carmela Mennuni

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Messaggio  valentino lacquaniti Dom Mag 02, 2010 5:27 pm

Ciao giovini;
innanzitutto lasciatemi sottolineare che l'intenzione non era stravolgere il format nè sottovalutare il lavoro altrui !
non ho proposto elementi nuovi, ma solo dettagliato maggiormente elementi vecchi già presenti; purtroppo anchi'io altri impegni e non è stato possibile scrivere prima di venerdi.
La mia perplessità nasceva dal supereore e dal format in puù gazebi. Non dall'idea (mi piacque molto la sintesi di natascia sul forum) in sè ma dalla sua possibilità di essere realizzata logisticamente con un impatto narrativo e scenografico forte.Questa perplessità si è rafforzata dopo le presentazioni di lunedi scorso. Quindi mi è sembrato più efficace rinunciare a questi elementi e rafforzare una struttura che puntasse ad un coinvolgimento forte ,legato ad esperimenti ed effetti di semplice realizzazione.
L'aspetto forte è che l'esperimento diventa parte di un unico racconto/esplorazione fluido e senza interruzioni.
Per questo ho ribadito la proposta del percoso "a scelta"; oltre a dare più coinvolgimento "ludico" , lo scenario variabile fa sì che lo spettatore non sappia quando e dove si farà il tal esperimento, mentre, se gli proponiamo un viaggio fisso nei pianeti A, B, C lui si aspetterà un struttura del tipo " andiamo, scendiamo, analizziamo" fissa per ogni pianeta e il racconto e gli esperimenti in parte si scindono.
Questa la mia opinione, of course, aspetto anche io la sceneggiatura di carmela.

valentino lacquaniti

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Messaggio  Natascia Dom Mag 02, 2010 9:13 pm

stavo riflettendo sugli esperimenti sia sensoriali che pratici per farne una selezione (tutti non possiamo farli), se utilizziamo un solo gazebo non possiamo usare nè le lampade nè i ventilatori, a meno che non decidiamo di accenderli solo ad hoc nel momento in cui si simula di stare su un certo pianeta....e comincio a vedere pure un certo problema di spazio, ma magari si risolve prendendo un gazebo più grande e quadrato in modo da usare ogni angolo cm postazione (terra, venere, marte, giove) e allestirlo con gli esperimenti che vanno fatti su quel pianeta...
poi....mentre con più gazebi possiamo far partire un gruppo ogni 20/30 minuti, con uno solo dobbiamo aspettare di finire dopo un'ora, facciamo gruppi più numerosi?

Natascia

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Messaggio  Natascia Dom Mag 02, 2010 9:24 pm


Natascia

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Messaggio  Natascia Dom Mag 02, 2010 9:33 pm

Nel frattempo ho aggiornato il budget, ho tolto le tute perchè credo che stando in un unico gazebo sia inutile farli vestire, a meno che non faccia parte della sceneggiatura....



• bilance con peso su Giove, Marte, Venere (a disposizione nel museo)
• lampade per riscaldare (a disposizione nel museo)
• gilet da pescatore N° 4 (36 € )
• bacinella
• palloncini ( 5 €)
• tavolini (sono nel museo)
• campioni di rocce diverse
• carta lucida
• corda per la rete di Giove N° 6 x 10m ( 9 €)
• cartoncini per gli occhiali
• piastra per impronta N° 30 ( 27 €)
• scatola di plastica trasparente con coperchio N° 2 ( 4 €)
• pesi per caviglie N° 6 x 500gr ( 42 €)
• piastra elettrica N° 2
• ghiaccio secco ( 10 €)
• acqua sulfurea
• carta lucida giallo/arancione
• ovatta ( 2 €)
• pianta
• candele N° 24( 5 €)
• vaso di vetro N° 3 ( 18 € )
• tute in polifil usa&getta N° 50 ( 90 € )
• ventilatore
• gazebo 3x4m ( 57 €)
• latte N° 4 ( 5 €)
• becher N° 2


Il totale è 220 euro senza le tute e 310 euro con le tute

Natascia

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Messaggio  Carmela Mennuni Lun Mag 03, 2010 1:01 am

Ciao a tutti , buona lettura



Parte seconda:

Allora , ricapitoliamo : siamo sulla terra e attraverso la comunicazione delle immagini (foto, poster con didascalie più approfondite per i più grandi)raccontiamo e ci facciamo raccontare la molteplicità della vita.

- Parlavamo di quanto sia importante avere cura del pianeta che ci ospita e che il rispetto dell’ambiente non è altro che rispetto per noi stessi. Perché tutti noi siamo parte di una rete complessa ed interdipendente che è l’ecosistema.

- La vita sulla terra è dappertutto anche sulle vostre mani il fatto che non la vediamo spesso ci fa dimenticare che esiste un infinitamente piccolo ed un infinitamente grande. Guardate questa piastrina, si usa comunemente in laboratorio per far crescere i batteri . Questo gel che vedete non è altro che brodo solidificato, si brodo quello che si al sabato con pezzo di muscolo e gli odori. Mettete il vostro ditino sulla piastra che chiudete e posiamo qui e tra un po’ torniamo a vedere cosa è accaduto.

- Nel frattempo proviamo a vedere se riusciamo a trasferirci su un altro pianeta e portare la nostra vita in un altro posto poiché questa terra la stiamo riducendo proprio male.

- Muoviamoci però accelerando i tempi , per andare davvero su Marte ci vogliono almeno ….ore di viaggio ma noi stasera vogliamo tornare a casa per cena. Allora immaginiamo che uno di noi sia un supereroe che ha poteri nascosti che all’occorrenza utilizzerà per aiutarci o per farci capire delle cose. Come ? non vedete nessun supereroe? Ragazzi un vero supereroe non svela mai la sua identità , non va mica vestito da spiderman in giro per Roma arrampicandosi ai palazzi. Il vero superoe si nasconde fra di noi e sembra uno di noi , magari anche più impacciato, ma sa quando intervenire . Vediamo se scoprite chi è…………….


- Allora pronti immaginiamo di fare un lungo viaggio chiudiamo gli occhi così nel tempo che impieghiamo a

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Messaggio  Natascia Lun Mag 03, 2010 1:12 am

non si legge tutto il testo... Sad

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Messaggio  Alessia Cassetti Lun Mag 03, 2010 1:36 am

Ciao a tutti!
Scusate la mia assenza dal forum ma oggi non potevo connettermi!
Nati come sempre riesci ad ottimizzare...grande!! A me in questo modo piace di più ,in fin dei conti non è un grande stravolgimento.. ..ma non ci sono problemi se si vuole mantenere il progetto iniziale.
Anche io non riesco a finire di leggere la sceneggiatura di Carmela!
Buona notte a tutti!
Alessia

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Messaggio  Carmela Mennuni Lun Mag 03, 2010 10:40 am

Ciao
scusate ma ieri sera mentre vi inviavo il testo mi è saltato internet, ho passato metà notte a capire cosa fosse successo , stamattina sono venuti i tecnici a ripristinarla per fortuna.

Vi invio il seguito ...
Sto immaginando un unico gazebo e non descrivo gli esperimenti ma solo la scheneggiatura che lega il tutto

Parte seconda:

Allora , ricapitoliamo : siamo sulla terra e attraverso la comunicazione delle immagini (foto, poster con didascalie più approfondite per i più grandi)raccontiamo e ci facciamo raccontare la molteplicità della vita.

- Allora, parlavamo di quanto sia importante avere cura del pianeta che ci ospita e che il rispetto dell’ambiente non è altro che rispetto per noi stessi. Perché tutti noi siamo parte di una rete complessa ed interdipendente che è l’ecosistema.
- La vita sulla terra è dappertutto anche sulle vostre mani il fatto che non la vediamo spesso ci fa dimenticare che esiste un infinitamente piccolo ed un infinitamente grande. Guardate questa piastrina, si usa comunemente in laboratorio per far crescere i batteri . Questo gel che vedete non è altro che brodo solidificato, si brodo quello che si al sabato con pezzo di muscolo e gli odori. Mettete il vostro ditino sulla piastra che chiudete e posiamo qui e tra un po’ torniamo a vedere cosa è accaduto.
- Nel frattempo proviamo a vedere se riusciamo a trasferirci su un altro pianeta e portare la nostra vita in un altro posto poiché questa terra la stiamo riducendo proprio male.
- Muoviamoci però accelerando i tempi , per andare davvero su Marte ci vogliono almeno ….ore di viaggio ma noi stasera vogliamo tornare a casa per cena. Allora immaginiamo che uno di noi sia un supereroe che ha poteri nascosti che all’occorrenza utilizzerà per aiutarci o per farci capire delle cose. Come ? non vedete nessun supereroe? Ragazzi un vero supereroe non svela mai la sua identità , non va mica vestito da spiderman in giro per Roma arrampicandosi ai palazzi. Il vero superoe si nasconde fra di noi e sembra uno di noi , magari anche più impacciato, ma sa quando intervenire . Vediamo se scoprite chi è…………….
- Allora pronti immaginiamo di fare un lungo viaggio chiudiamo gli occhi così nel tempo che impieghiamo ad indossare le nostre tute spaziali il nostro supereroe emettendo il raggiosupervelocechepiùvelocenonsipuò ci catapulterà su marte.

(ovviamente il supereroe è solo un ESPEDIENTE LETTERARIO-NARRATIVO non un uomo con una imbarazzante calzamaglia aderente che saltella di qua e di là. E’ un modo per raccontare l’impossibile, per far entrare i bambini soprattutto nel mondo del possibile che per loro è il mondo della fantasia)
il supereroe è uno di noi senza nessun elemento distintivo che per esempio interviene quando un bambino particolarmente agitato da fastidio al gruppo, bisbigliandoli sommessamente all’orecchio :

- Ehi ragazzino , ti dico un segreto che però devi mantenere , me lo prometti?
il vero supereroe sono io, stai attento che qui prima poi succederanno delle cose…..

(oppure)
- Ehi ragazzino , io sono il vero supereroe ma stamattina ho lasciato alcuni, non tutti stai tranquillo, ..dicevo alcuni dei miei fantastici superpoteri a casa ..per favore mi vuoi aiutare …?
( un modo per coinvolgere il bambino bomba)
(così nel frattempo ci siamo spostati all’angolo opposto dello stesso gazebo usando il racconto vero e proprio, un racconto leggero che proprio da espediente narrativo ci permette di legare due diversi momenti in un unico racconto fluido e lineare. Questo racconto a seconda della situazione che abbiamo davanti si può arricchire di particolari diversi. Per esempio

1) Abbiamo davanti a noi delle famiglie senza figli , o ragazzi grandi ..insomma non ci sono bambini 5-10. Nel passaggio tra terra e marte raccontiamo quanto tempo impiega realmente una navicella per andare su marte e come questo tempo sia stato realmente calcolato.

2) Abbiamo davantii a noi una famiglia particolarmente dedita all’allevamento di bambini bomba 5-10 che giocano fra do loro e non ci danno ascolto. Raccontiamo questo che vi giuro ho sperimentato funziona sempre:
- Ragazzi , ma se andiamo su marte in qualche modo dobbiamo preparaci , adesso vi dico cosa mangiano lassù:


ANTIPASTI:


Ghiaia di fiume in salsa di tappi
Crostini di carta asciugante
Affettato di Carbone

MINESTRE

Rose in brodo
Garofani asciutti al sugo d’inchiostro
Gambe di tavolini al forno
Gnocchi di piombo

PIATTI PRONTI

Bistecca di cemento armato
Tristecca ai ferri
Tristezza alla griglia
Arrosto di mattoni con insalata di tegole
Do di petto di tacchino
Tasti di macchina da scrivere (in versi e prosa)


( ……e se un esperimento non è pronto e si deve guadagnare tempo si può continuare….)

- E ragazzi sapete che su marte se uno fa una gita in bicicletta: gli viene fame, smonta e mangia la sella, o la pompa. I bambini sono ghiottissimi di campanelli
La prima colazione si fa così: suona la sveglia, tu ti svegli, acchiappi la sveglia e la mangi in due bocconi.

(a questo punto , abbiamo alleggerito il discorso e soprattutto catturato l’attenzione dei più piccoli e possiamo far vedere i nostri esperimenti su marte .)

ESPERIMENTI SU MARTE:::::::::DESCRIZIONE



flower flower

Arriva il resto...................

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Messaggio  Carmela Mennuni Lun Mag 03, 2010 11:11 am

Terza parte:

Finiti gli esperimenti su Marte dobbiamo passare a Venere in un altro angolo del gazebo.
Questo viaggio-passaggio è veramente arduo


Caso persone più o meno mature:

- Questo viaggio è a dir poco impossibile perché i due pianeti distano tra loro …..km e dovremmo affrontare cambi di temperatura pari a …………………………………………………………..
PER FAVORE QUESTI PUNTINI LI RIEMPIA QUALCUNO PIU’ PREPARATO DI ME: POCHI CONCETTI SEMPLICI , NESSUN “PISTOLOTTO” COME DICONO LE MIE INSEGNANTI DI GIORNALISMO.

Caso Bambini bomba :

- Adesso che abbiamo visto che questo pianeta non è mica tanto ospitale..vero?...mica ci stavamo tanto bene lassù…chiudiamo gli occhietti solo un attimo così il nostro supereroe può teletrasportarci su un altro pianeta, chissa che qui non vada un po’ meglio per noi.
Ma mentre ci teletrasportiamo alla velocità supersonica di mille razzi velossimmi vi voglio un po’ preparare .Su questo pianeta non ci sono libri, la scienza si vende e si consuma in bottiglie.
La storia è un liquido rosso che sembra granatina, la geografia un liquido verde menta, la grammatica è incolore ed ha il sapore dell’acqua minerale. Non ci sono scuole, si studia a casa. Ogni mattina i bambini, secondo l’età , devono mandare giù un bicchiere di storia, qualche cucchiaiata di aritmetica e così via.
Ci credereste? Fanno i capricci lo stesso
Su bravo, dice la mamma, non sai quant’è buona la zoologia. E’ dolce,dolcissima.Domandalo alla Carolina (che è il robot elettronico di servizio). Ci sono si capisce anche scolaretti diligenti e studiosi: anzi golosi. Si alzano di notte a rubare la storia granatina, e leccano fin l’ultima goccia dal bicchiere. Diventano sapientissimi.
Per i bambini dell’asilo ci sono le caramelle istruttive: hanno il gusto della fragola, dell’ananas e contengono alcune facili poesie, i nomi dei giorni della settimana, la numerazione fino a dieci.
Un mio amico cosmonauta mi ha portato per ricordo una di quelle caramelle. L’ho data alla mia bambina, ed essa ha cominciato a recitare una buffa filastrocca nella lingua del pianeta venere che diceva pressappoco:
anta anta pero pero penta pinta pim però.
E io non ci ho capito niente……


- Mi stavo perdendo in un buffo racconto ed eccoci arrivati:
- Wow siamo su venere chissà se qui riusciamo a sopravvivere , scusi supereroe lei che conosce bene noi umani possiamo abitare un po’ qui? Sa la nostra tessa è un bel po’ inquinata sporca e l’arie è irrespirabile stiamo cercando un altro pianeta da abitare….

ESPERIMENTI SU VENERE::::::::DESCRIZIONE



Arriva il resto ................ flower flower

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Messaggio  Carmela Mennuni Lun Mag 03, 2010 12:06 pm

........................continua..................



- Oddio mi sa che neanche su Venere ci siano le condizioni giuste per sopravvivere , certo che è dura : eppure la spazio è così grande com’è possibile che non ci sia un altro posto per noi. Mi sorge il dubbio che qualcuno sia andato in giro a raccontare che noi non trattiamo certo molto il bene il pianeta dove viviamo. Sembra che i pianeti facciano di tutto per dimostrarsi ostili. Sanno che noi possono fidarsi di noi. Mamma mia quale cattiva fama ci siamo costruiti nello spazio.

- Proviamo un ultimo pianeta , quello laggiù …come si chiama?

- Aha Giove , grandissimo , ma come ci arriviamo? Ancora una volta il nostro supereroe ci teletrasporterà (chissa se qualcuno ha capito chi è questo supereroe, bohhhh).
E mentre siamo teletrasportati con gli occhi chiusi solo un attimo , vi racconto alcune cose di Giove .

( adesso come prima le modalità di passaggio raccordo tra gli argomenti specifici sono sempre le stesse e cioè se ci troviamo in presenza di famigliole con ragazzotti svegli e non più in età prescolare possiamo fornire dettagli tecnici ed informazioni fisiche sempre in modalità non ammorbante.
Altrimenti raccontiamo ai bambini bomba che su Giove diventeranno pesantissimi…)

- Ragazzi miei mamma mia qui le gambe i pesano un quindale, e già perché su Giove pesiamo di più
Tre volte di più , per esempio tu sulla terra quanto pesi? Come dice trenta chili? Beh qui peseresti novanta chili , e non saresti mica più alto di così . Fammi un po’ vedere come cammineresti su Giove se no te lo faccio vedere io…………
Poi non è mica solo questione di peso, e già non solo siamo pesanti ma qui ci sono venti fortissimi e uragani tremendi …forse dovremmo stare sempre chiusi in casa …ma come si costruisce una casa qui non c’e’ mica la terra su cui posarla…

Che guaio! Ma dove siamo capitati


ESPERIMENTI SU GIOVE:::::::::::::DESCRIZIONE

(Anche qui avrei una storiella da inserire se si bloccano gli esperimenti , se sviene lo sperimentatore ,se scoppia il temporale ma non la scrivo perché mi si è anchilosato il dito….)

- Io direi che ci conviene tornare sulla terra….Anzi sapete cosa vi dico, caro supereroe sulla terra ci torniamo talmente di corsa che questa volta non abbiamo bisogno di te !!!!

Torniamo sulla terra dove ritroviamo i nostri poster colorati
( io ho delle foto di fiori molto belle devo solo stamparle , lo faccio a spese mie)

- Allora cosa abbiamo imparato da questo viaggio , dove è possibile vivere e dove no
(a questo punto facciamo un breve riassunto di quanto visto cercando di coinvolgere soprattutto i bambini , cerchiamo di far dire a loro il perché di alcune cose , se non ci riusciamo lo facciamo noi)

Dopo il riassunto , ci avviamo alle conclusioni.

Concluderei soffermandomi sulla bellezza del mondo in cui viviamo e sul fatto che ne dobbiamo avere cura anche solo con semplici gesti.
Dobbiamo raccontare con bastano semplici gesti per aver cura del nostro pianeta come non consumare troppo sapone quando ci laviamo e chiudere la doccia quando ci insaponiamo. E così via .
Ma poche parole se no facciamo “il pistolotto” e sembra che stiamo a scuola.
Concludiamo con il gioco dello spago che dimostra cos’è un ecosistema e che quest’anno è l’anno internazionale della biodiversità .


[b]



Carissimi per il momento mi fermo qui. Scusate errori grammaticali è ovvio che va riletto e corretto .
Questa è una prima stesura però completa delle idee e dei passaggi, va controllata la forma ovviamente (anche se poi sarà un parlato e non uno scritto). Ma soprattutto va discussa con tutti voi per i contenuti e completata nella parte esperimenti.
Attendo commenti

mela flower flower

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Messaggio  Julia Rizzo Lun Mag 03, 2010 1:28 pm

sceneggiatura

Possiamo immaginare come centro della struttura narrativa la Terra, dove il nostro viaggio inizia e finisce.
Pensiamo all’essere umano come parte integrante della vita, che però sta perdendo di vista la minaccia dello sfruttamento delle risorse del suo pianeta e che finisce per cercare un altro luogo, un altro pianeta che lo possa ospitare. Compiamo allora un viaggio impossibile nella realtà ma possibile attraverso gli occhi e la fantasia dei nostri figli, possibile attraverso poteri che non avremo mai. Ci mancano gli elementi base della vita fuori della Terra: aria, acqua, fuoco e terra. Non sappiamo con certezza se ci sono altre vite possibili, ma alla fine del nostro viaggio capiamo che la nostra vita è l’unica a noi possibile e forse ci conviene rispettarla.

Sviluppo della Sceneggiatura

Il primo stand rappresenta la Terra. In questo stand ci sono foto e poster di animali, piante, uomini di etnie diverse, habitat diversi a rappresentare la biodiversità. E ci sono anche foto e poster di cibi, di campi coltivati, di ghiacciai e vulcani.
Le famiglie entrano e vengono accolte con la frase:

-“Benvenuti sulla terra!“

-Ma come benvenuti sulla terra? ci siamo già, lo sappiamo che siamo sulla terra…

-Certo lo sappiamo, ma ce ne rendiamo conto? Sappiamo di essere parte di un ampio sistema in cui tutto è legato? Sappiamo cos’è della biodiversità? Qualcuno l’ha proprio tradotta male questa parola dall’inglese se l’avessero tradotta bene avrebbero dovuto dire biomolteplicità (la diversità in italiano è un’altra cosa).
Allora guardate questi vulcani (foto, poster) l’atmosfera viene mantenuta anche grazie alle eruzioni vulcaniche. Abbiamo tutti visto le esplosioni del vulcano islandese in aprile che ha mandato in aria talmente tante ceneri e lapilli che hanno dovuto bloccare gli aerei di tutta Europa. Ebbene eruzioni di questo tipo sono normali, sono sempre avvenute solo che nei secoli scorsi non c’erano gli aerei.
Guardate che belle foreste in questa foto (sotto la foto una didascalia che i più grandi e volenterosi possono leggere in cui ci sono i dati: 7,3 milioni di ettari annui è la perdita boschiva e solo il 5% viene riforestato). Le foreste, che ricoprono gran parte del nostro pianeta, sono fondamentali perché svolgono molteplici funzioni: dalla salvaguardia della biodiversità -oops scusatevolevo dire biomolteplicità-, alla conservazione delle acque e del suolo, ecc…

Mostriamo altre foto di esempio senza fornire troppi concetti e soprattutto poche nozioni, più che altro curiosità che attirano l’attenzione dei bambini . I grandi se vogliono possono sempre leggere le didascalie più dettagliate, che accompagnano le foto. Continuiamo il discorso muovendoci in un ambiente ricco di spunti, inserirei piante , piccoli animali, tutto ciò che è vita.
Sulla Terra vivono circa trenta milioni di specie animali e vegetali e l’uomo occupa solo una piccola parte dell’insieme ”biosfera” degli organismi viventi. Le attività umane possono avere però un impatto notevole sulle altre specie. Per questo motivo la comunità internazionale sta operando per tutelare la biodiversità della terra, ovvero la varietà degli esseri viventi che la popolano. Pacifico c’e’ un albero che cresce lentamente e si chiama il Tasso del Pacifico. Anche la varietà di popoli, lingue e tradizioni,come un tipo di biodiversità. Ogni cultura può contribuire alla conoscenza e alla comprensione dell’uomo. (quanto dura il discorso sulla Terra?… forse viene un po’ troppo lungo)



- Allora vogliamo provare a lasciare questa terra per un po’ e proviamo a vedere se possiamo trasferirci su un altro pianeta? Ma noi non abbiamo ancora fatto la scuola per astronauti. Come facciamo a partire nello spazio, andando velocissimi, perché tutto è così lontano? Secondo voi, noi possiamo farcela da soli ho abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno? Chi può aiutarci? Cosa dite bambini?: Pokemon , ben ten, sono supereroi e hanno super poteri. Loro ci condurranno nello spazio, ma ricordatevi questa è solo fantasia…

Prima di imbarcarci un’ultima cosa: la vita sulla terra è dappertutto anche sulle vostre mani il fatto che non la vediamo spesso ci fa dimenticare che esiste un mondo infinitamente piccolo ed uno infinitamente grande. Guardate questa piastrina, si usa comunemente nei laboratori degli scienziati, per far crescere i batteri . Questo gel che vedete non è altro che brodo solidificato. Mettete il vostro ditino sulla piastra che chiudete e che poseremo qui. al nostro ritorno vediamo se ci farà una sorpresa. vedremo chi si è lavato bene le mani e chi meno…

sceneggiatura VENERE

Siamo giunti su Venere, il secondo pianeta in ordine di distanza dal sole. il nostro viaggio è durato con la nostra navicella spaziale che andava a una velocità di km/h.
Vi do un po’ di informazioni su questo pianeta: ha una superficie di e una massa di .
Stagioni? Quanto dura l’estate e quanto l’inverno.? sulla nostra Terra la temperatura dipende in gran parte dall’atmosfera, ovvero da quanto calore viene intrappolato al suo interno. Su Venere è la vicinanza con il Sole a dominare la temperatura.
Secondo voi a quanto arriva il picco massimo?
Estremamente elevata (sulla Terra troviamo un esempio a tali temperature, per esempio il nucleo dei vulcani, ecc.?), al punto che tutta l’acqua presente è tutta evaporata. E se sulla Terra ricasca come pioggia, su Venere questo non è possibile. vediamo con un piccolo esperimento come evapora l’acqua e che ruolo hanno le nuvole nel far cadere la pioggia.

ESPERIMENTI SU VENERE:::::::::::::DESCRIZIONE


Oddio mi sa che neanche su Venere ci sono le condizioni giuste per sopravvivere, certo che è dura : eppure la spazio è così grande com’è possibile che non ci sia un altro posto per noi.

Ci siamo proprio stufati di questo caldo. Allontaniamoci quindi dalla nostra stella, dal Sole, sorpassiamo la nostra Terra e andiamo oltre. Un pianeta che possiamo osservare anche da casa nostra, con i nostri occhi. Guardando nel buio della notte, alzando lo sguardo verso il cielo, non vi siete mai chiesti come potrebbe essere la vita sul pianeta rosso, che prende il noe del Dio della guerra: Marte.


sceneggiatura MARTE

Proviamo un ultimo pianeta , quello laggiù… come si chiama?


sceneggiatura GIOVE

Aha Giove: è il più grande, il Re del nostro sistema solare. (diamo un po’ di numeri, aiuto dagli astrofisici).
- Ragazzi miei, mamma mia qui le gambe mi pesano un quintale. Già perché su Giove pesiamo di più, tre volte di più. Per esempio tu sulla Terra quanto pesi? Tenta chili? Allora per simulare la situazione su giove ti mettiamo questo giubbotto con i pesi. e ora prova a camminare su questa rete. Perché tutte queste difficoltà? Perché, oltre ad aumentare il peso del nostro corpo, schiacciandoci e premendoci inesorabilmente verso il centro del pianeta, ci sono altre insidie: la superficie è gassosa, quindi non c’è il suolo, il terreno dove siamo abituati a camminare. Non possiamo posare i piedi. Ci sono anche dei venti fortissimi e costanti, veri propri uragani (….Km/h).

Che guaio! Ma dove siamo capitati


ESPERIMENTI SU GIOVE:::::::::::::DESCRIZIONE

(Anche qui avrei una storiella da inserire se si bloccano gli esperimenti, se sviene lo sperimentatore,se scoppia il temporale…)

- Io direi che ci conviene tornare sulla Terra. Anzi sapete cosa vi dico, caro supereroe sulla terra ci torniamo talmente di corsa che questa volta non abbiamo bisogno di te !!!!


Ritorniamo sulla Terra
Sulla Terra ritroviamo i nostri poster colorati.
Allora cosa abbiamo imparato da questo viaggio? Tantissimi fattori, distanza da Sole, temperatura, venti, gravità, elementi, si combinano casualmente in modo perfetto da creare e rendere possibile tutto ciò che vediamo intorno a noi. Abbiamo visto che variando questi fattori, spostandoci nello spazio ( e nel tempo), l’erba, gli oceani, le rondini, (…) la nostra famiglia non sono possibili, non potrebbero esistere.

L’intenzione è di dire, che guardare all’universo serve all’uomo per guardare se stesso, per comprendere, attraverso la scienza e la conoscenza, l’importanza della vita sulla terra. L’uomo è parte della vita, respira il respiro delle piante, mangia i frutti della terra che fertilizza con gli escrementi degli animali. L’uomo come un solido gancio di una vastissima e complessa rete di infiniti fili che si intersecano. Tutto in un equilibrio elastico dove gli eventi esterni ed inaspettati vengono attutiti grazie all’integrità della rete. L’ecosistema (alla fine del percorso si potrebbe fare il gioco del filo che spiega l’ecosistema).
Ma questa rete, a differenza di quelle a cui oggi più facilmente siamo soliti riferirci come le reti sociali (facebook), ha la maledetta caratteristica di riannodarsi su sé stessa in una inestricabile matassa quando anche uno solo gancio cede, uno solo.

Julia Rizzo

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Messaggio  caterina Lun Mag 03, 2010 3:32 pm

Io non so se per le 16.30 ce la faccio,però per le 17 sicuramente....ho trovato degli esperimenti semplici che magari possiamo vedere insieme...sperando che siano azzeccati perchè come dice stefano la situazione si sta un pò complicando.

A dopo
Baci

caterina

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Messaggio  alessandro carucci Lun Mag 03, 2010 3:59 pm

Io non so se per le 16.30 ce la faccio,però per le 17 sicuramente....ho trovato degli esperimenti semplici che magari possiamo vedere insieme...sperando che siano azzeccati perchè come dice stefano la situazione si sta un pò complicando.

A dopo
Baci

Si sta complicando si... se arrivi a scrivere nel gruppo sbagliato Smile Very Happy

alessandro carucci

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Messaggio  Carmela Mennuni Mar Mag 04, 2010 3:14 pm

A PROPOSITO DI BIODIVERSITA' :

A Roma va in scena la biodiversità. Dal 20 al 23 maggio, infatti, all'Auditorium Parco della Musica si svolgerà il VII Festival Audiovisivo per la Biodiversità: lungometraggi, animazioni e corti sui temi della conservazione della natura, della sovranità alimentare e dell'agricoltura sostenibile. L'obiettivo è lo stesso delle Nazioni Unite per il 2010 (Anno Internazionale della Biodiversità, per l'appunto): sensibilizzare l'opinione pubblica su quanto l'impoverimento della diversità, con la scomparsa di foreste, barriere coralline e paesaggi, possa danneggiare l'essere umano. La manifestazione si inserisce anche nel contesto della Settimana della Biodiversità, organizzata da Bioversity International e Comune di Roma.

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